Sempre più spesso i pazienti confondono la malattia parodontale con la “piorrea“, ma queste due patologie non sono la stessa cosa. Per essere precisi la piorrea è il risultato finale della malattia parodontale. La piorrea è una patologia molto diffusa nella popolazione, al punto da stimare che una persona su due soffre di problemi parodontali.
La “parodontite” è l’infiammazione del parodonto cioè dell’apparato che fa da sostegno al dente, fatto di cemento, legamento alveolo dentario, osso alveolare e gengiva (che costituisce il parodonto superficiale). Questa infiammazione se peggiora nel tempo può causare la mobilità del dente fino a condurlo alla sua perdita.
La classificazione delle malattie parodontali, riconosciuta e redatta dall’ American academy of Periodontology nel 1999 è stata suddivisa in cinque tipologie:
1: malattie gengivali;
2: parodontite cronica (che si estende dalla gengiva alle strutture di supporto del dente);
3: parodontite aggressiva;
4: parodontite manfesazione di malattie sistemiche (malattie dell’ organismo);
5: infezioni parodontali necrotizzanti ( distruzione dei tessuti duri e molli);
La parodontite o per essere più precisi, le malattie parodontali, sono provocate dalla placca batterica i cui batteri sono presenti nella bocca di ognuno di noi. La placca si forma sulla superficie dei denti, infiamma le gengive ed dà vita alle malattie pardontali.
La piorrea è quindi lo stadio terminale della malattia parodontale. In presenza di piorrea si avrà una progressiva distruzione dell’osso che sostiene le radici, causando la perdita progressiva di tutti i denti presenti nella bocca. Quando si parla di piorrea ci si riferisce proprio a quello stadio terminale della vita di un dente colpito da malattia parodontale. I sintomi sono una abbondante fuoriuscita di sangue e pus dal parodonto, spesso mobile rispetto all’osso alveolare, che non è più in grado di adempiere alla sua funzione masticatoria. In queste condizioni recuperare un dente è praticamente impossibile, e si parla di “parodontopatia espulsiva“.

RADIOGRAFIA ENDORALE DI UN ELEMENTO DENTALE IRRIMEDIABILMENTE COMPROMESSO DALLA PIORREA
Quando l’infiammazione ha raggiunto le strutture a sostegno delle radici nell’osso non è più possibile far regredire la malattia. In alcuni casi si può evitare la sua propagazione attraverso una serie di terapie di igiene professionale, e con i giusti accorgimenti quotidiani.
Le gengiviti acute invece possono essere risolte per la maggiore con l’igiene orale professionale e periodici controlli da parte del dentista. Quindi le visite di controllo sono molto importanti, al fine di prevenire l’insorgere di gengiviti (curabili), prima che diano vita a problemi di parodontite (incurabili).
Inoltre è bene sapere che la malattia parodontale è correlata a molte malattie sistemiche (del corpo): cuore, polmoni,fegato, reni ecc. per cui si stima che la probabilità di ammalare altri organi nel corpo aumenta drasticamente in soggetti con gengive sanguinanti!
Come già accennato in precedenza non è possibile una guarigione definitiva e duratura della malattia parodontale, si può solo bloccare la sua progressione attraverso cure parodontali, che vanno dall’ igiene e la profilassi alle terapie chirurgiche e non chirurgiche delle strutture di supporto del dente e della radice e delle connessioni di questa all’ interno dell’osso (parodonto).
Questa è indubbiamente una malattia molto importante perchè può causare problemi locali congiuntamente a problemi dell’organismo sarebbe il caso di non sottovalutarla.
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