Molti pazienti si rivolgono presso il nostro centro dentistico di Sassuolo – Modena, dicendo molto genericamente di essere affetti da piorrea, termine di uso comune che spesso non è ben chiaro a chi lo pronuncia. Nel corso di questo articolo parleremo per sommi capi – e a livello divulgativo – di patologie parodontali, nell’intento di chiarire meglio alcuni disturbi del cavo orale.
Si tratta di patologie che normalmente prendono corso da una gengivite, la quale si aggrava negli anni fino a dare corso ad un disturbo a danno del parodonto, la cosiddetta parodontite, nota anche come malattia parodontale. Mediamente l’età nella quale si presentano tali problematiche si aggira fra i 30 e i 35 anni. La fase più acuta si raggiunge mediamente fra i 55 e i 60 anni, e in quella fascia di età presenta notevoli peggioramenti.
I danni più evidenti causati dalle patologie parodontali si riscontrano nella perdita dei denti: disturbi come la gengivite – sanguinamento gengivale – sono campanelli di allarme che se vengono trascurati possono lentamente evolvere in patologie più minacciose a danno dei denti, e possono causare la loro irrimediabile compromissione, che porta alla perdita dei denti quando questi ultimi non vengono curati.
Stadi evolutivi delle Patologie Parodontali
Da uno stadio di salute ottimale si possono verificare varie evenienze che portano lentamente a dei disturbi come la gengivite. L’accumulo di placca per esempio, ma anche gli sbalzi ormonali, o l’uso di farmaci, possono essere fattori scatenanti della gengivite, e per finire, nei soggetti fumatori si riscontrano degli aspetti peggiorativi.
Arrossamento gengivale, gonfiore gengivale, e sanguinamento, sono tutti sintomi legati alla gengivite.
La placca batterica che si va a depositare sul solco gengivale, ed il tartaro, unitamente ad una gengivite trascurata, sono tutti fattori che causano progressivamente una malattia parodontale.
Concretamente cos’è che accade ai denti?
In pratica si possono riscontrare un accumulo di tartaro e di placca sottogengivale. La situazione degenera, dando vita ad una infiammazione cronica a danno del legamento situato fra il dente e l’osso, il cosiddetto legamento parodontale, il quale con il passare del tempo viene letteralmente distrutto, e ne consegue la creazione di quella che nel linguaggio comune viene denominata genericamente «sacca», o per meglio dire una tasca parodontale.
Una tasca parodontale è in grado di progredire, fino a raggiungere l’apice del dente, dando vita ad un ascesso. L’ascesso è il sintomo più evidente di un problema preesistente al quale non si è posto rimedio per tempo: fra i pazienti che ci chiamano per accedere ad un servizio di Pronto Soccorso Odontoiatrico c’è chi lamenta sintomi legati ad un dolore gengivale, e un evidente gonfiore, unitamente ad una mobilità del dente che spesso deve essere estratto. L’estrazione di un dente è il capitolo finale di una serie di segnali che ci ha dato la malattia parodontale, ai quali non si è posto rimedio con un piano di cura specifico.
Intercettare precocemente eventuali problematiche, cioè prima che queste causino dei danni ai denti, in fondo non è poi così difficile: ricordiamo che una visita di controllo periodica dal dentista, ed una seduta di igiene professionale con ablazione del tartaro, resteranno sempre i migliori sostenitori della salute dei nostri denti. Odontoiatrica San Damiano ha sempre attiva una campagna di sensibilizzazione in tal proposito, proponendo a tutti coloro che non sono ancora nostri pazienti l’opportunità di avere una seduta di igiene orale professionale, comprensiva di un check-up completo per un compenso complessivo di 49€.
Quali sono i segnali di allarme da non trascurare per non incorrere in una malattia parodontale?
Potremmo tornare a dire che il sanguinamento gengivale è senz’altro un disturbo da non prendere alla leggera, ma è anche vero che spesso i soggetti fumatori non presentano tali evidenze, dal momento che la nicotina contenuta nel fumo di sigaretta è un vasocostrittore, quindi potrebbe ridurre o nascondere quello che per altri risulta come un evidente campanello di allarme.
Pertanto, anche qualora non si riscontrasse il fenomeno del sanguinamento, i segnali più vistosi del problema sono da imputare ad una recessione gengivale – anche se questa non è detto che riguardi sempre una patologia, perché può essere causata da uno spazzolamento dei denti troppo aggressivo ai danni delle gengive, per cui per avere un parere puntuale occorre recarsi dal dentista che osserva il fenomeno con una sonda parodontale – , ma soprattutto una mobilità dei denti.
All’origine di una patologia parodontale esistono anche dei fattori ereditari: molto spesso nostri pazienti ci confidano che in famiglia vi è chi – come ad esempio i genitori – ha perso i denti da giovane. Tuttavia fra le cause più comuni restano quelle legate alla trascuratezza: la scarsa igiene orale domestica unita ad abitudini alimentari ricche di carboidrati, un cattivo rapporto con il dentista, e fattori aggravanti come il fumo di sigaretta.
I pazienti devono trovare la giusta motivazione a creare e mantenere delle sane abitudini, e il regolare rapporto periodico con il proprio dentista di fiducia, al fine di mantenere una corretta igiene dentale, a maggior ragione in presenza di una malattia cronica come la malattia parodontale.
Prestazioni correlate
Curettage: con questo termine si indica quella prestazione professionale di igiene per curare le tasche parodontali poco profonde (fino a 4/5 mm). In pratica si tratta di effettuare sotto consiglio del dentista una o più sedute – a seconda dell’entità del problema -, nelle quali viene praticata sotto anestesia locale la pulizia dentale sottogengivale mediante degli appositi strumenti denominati curette per eliminare il deposito di tartaro che è sceso al di sotto della gengiva prima che causi dei danni importanti.
Curettage Chirurgico: con questo termine si indica invece quella prestazione professionale eseguita chirurgicamente quando le tasche parodontali sono molto più profonde. Nello specifico occorre aprire la gengiva con il bisturi, e levigare in profondità per rimuovere i sedimenti di tartaro, bonificando al contempo quei tessuti di granulazione che si sono formati al posto del parodonto, e se in quella occasione si riscontrassero dei problemi importanti a danno dell’osso si può procedere con una rigenerativa dei tessuti ossei. Qualora i denti mostrassero di essere irrimediabilmente compromessi sarà opportuno procedere alla loro estrazione, e consigliare il paziente sul loro ripristino con la tecnica più adatta, privilegiando – quando si presentano le condizioni favorevoli – una riabilitazione dentale fissa mediante l’implantologia osteointegrata.
Se desiderate ricevere maggiori informazioni sulla Malattia Parodontale, sulla Prevenzione Odontoiatrica, o volete fissare una Prima Seduta di Igiene Professionale comprensiva di Check-up completo con la nostra équipe, potete chiamarci al numero 0536 807171 dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 19:00, oppure potete compilare il modulo che trovate qui a fianco per essere ricontattati dal personale di Odontoiatrica San Damiano.
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