La Malocclusione e il Bruxismo: le risposte a Sassuolo – Modena

A gentile richiesta dei molti pazienti che ci chiedono risposte in merito alla malocclusione e al bruxismo risponderemo nel corso di questo articolo cercando di chiarire al meglio di cosa si tratta e di cosa è possibile fare per ovviare al problema.

Chi soffre di bruxismo ha la tendenza a digrignare i denti. Molti pensano che il fenomeno si manifesti solo di notte, ma la cosa può avvenire anche di giorno.

Nello specifico cos’è il bruxismo? Si tratta di un disturbo o di una malattia?

Il fenomeno del bruxismo interessa tantissime persone, di tutti i generi e di tutte le fasce d’età, quindi dai bambini agli adulti. Potremmo definire il bruxismo come una parafunzione: nella condizione più favorevole i denti entrano in contatto fra loro durante la masticazione, quindi per pochi minuti al giorno, mentre nei soggetti affetti da bruxismo il contatto è protratto per più ore durante l’arco della giornata, sia di giorno che di notte. C’è chi digrigna i denti solo di notte, e talvolta non ne è pienamente consapevole, altri che lo fanno solo di giorno. La cosa che più importa i diretti interessati è che questa condizione porta nel tempo ad una progressiva erosione dei denti a danno della superficie masticatoria.

In genere chi soffre di bruxismo notturno non bruxa tutta la notte, bensì durante alcune fasi del sonno. Il bruxismo notturno ha un aspetto più grave, dal momento che non se ne ha consapevolezza, quindi il digrignamento dei denti sfugge al controllo.

Da cosa è causato il bruxismo?

Ad oggi non ci è dato di sapere la causa o le cause che portano a digrignare i denti. Anni addietro si credeva che si trattasse di una reazione naturale atta a correggere dei difetti di malocclusione spianando i denti durante lo sfregamento. Questo pensiero che si trattasse di una correzione voluta della natura stessa potrebbe avere un fondamento nei bambini, poiché hanno una dentatura formata da denti permanenti e gli ultimi denti da latte, che in gergo chiamiamo denti decidui, quindi una dentizione mista che comporta delle interferenze occlusali. Tuttavia negli adulti non si spiega in questi termini il fenomeno, dal momento che prosegue anche successivamente, cioè quando questi problemi occlusali non si presentano più. Alcuni pazienti finiscono per usurare i denti completamente, a livello della gengiva, provocando danno anche a questi tessuti molli.

…eppure c’è chi dice che il bruxismo sia causato dallo stress…

Potremmo dire che si tratti di un mito da sfatare il fatto che lo stress sia all’origine del bruxismo. Usiamo il condizionale per essere cauti, dal momento che non siamo di fronte a delle evidenze scientifiche sulla origine di questa parafunzione; forse lo stress ha un ruolo nella vicenda, ma ribadiamo che ad oggi non abbiamo delle evidenze scientifiche che possano chiarire le dinamiche esatte che portano a questo fenomeno.

Cosa si può fare allora per ovviare al problema?

Le origini del problema non sono sempre riscontrabili in qualcosa di tangibile, pertanto molto spesso chi lamenta certi sintomi sa che è assai probabile che il bruxismo lo accompagnerà per tutta la vita. Ciò che possiamo proporre in certi casi è l’utilizzo di placche di svincolo o bite, affinché le arcate dentarie non entrino in contatto e fregamento durante il sonno, così da scongiurare problematiche conseguenti come l’usura dei denti o danni ancora più gravi che portano alla rottura di un dente o più.

Il bite è consigliabile anche ai bambini?

In sede di prima visita non è raro imbattersi in genitori che portano con sé i loro bambini, confidandoci la loro preoccupazione, dal momento che li sentono digrignare i denti durante la notte. I nostri esperti tendono a non consigliare loro un bite perché data l’età della crescita e i repentini cambiamenti occorrerebbe rifare questo dispositivo con una certa frequenza. Ciò che ci sentiamo di fare nei più piccini è di proporre una valutazione specialistica da parte del nostro ortodontista dopo avere atteso l’età giusta per proporre – se siamo in presenza di malocclusione – un dispositivo ortodontico.

Il bruxismo non è una patologia dalla quale si può guarire. Cosa possiamo fare per conviverci al meglio?

Come sempre la cosa migliore da fare è sottoporsi ad una periodica visita di controllo dal dentista, il quale è in grado di intercettare precocemente l’insorgenza di problematiche future, come in questo caso l’usura dei denti causata dal digrignamento. Chi sa di avere questo tipo di problemi potrebbe restare deluso dalla risposta del professionista quando gli risponde che non ne sappiamo ancora abbastanza per farlo smettere di bruxare, ma in realtà tutto parte da uno stato di consapevolezza: avendo capito che non si tratta di una patologia dalla quale è possibile guarire definitivamente, ma che è un fenomeno con il quale è possibile convivere a patto che si presti attenzione ai consigli che gli vengono dati durante la visita, una placca di svincolo o un bite metteranno in salvo i denti da questo sfregamento che, ripetiamo, può avvenire sia di giorno che di notte.

Cos’è un bite e perché è importante utilizzarlo?

In pratica si tratta di un dispositivo su misura realizzato tramite una impronta delle arcate dentarie. Ha l’aspetto di una mascherina trasparente in una resina rigida dallo spessore minimo per non dare troppo ingombro. Normalmente dalle impronte si ricava una sola mascherina che viene fatta per l’arcata superiore. A seconda della occlusione del paziente può variare lo spessore del bite.

Come viene fatto un bite e quanto tempo occorre per la consegna?

Come tutti i dispositivi su misura anche il bite viene realizzato partendo da una impronta di precisione. Anche se viene fatto per una sola arcata che fa da cuscinetto con quella sottostante, le impronte devono essere prese per entrambe le arcate. Il tempo per questa seduta è di circa un quarto d’ora. Le impronte vengono inviate ai nostri odontotecnici che le sviluppano e ne ricavano dei modelli in gesso molto fedeli nei dettagli della dentizione. A quel punto l’impronta della arcata superiore viene inserita in un apposito macchinario termoformatore che scalda un disco di resina e lo fa aderire con precisione sui denti grazie ad una azione sottovuoto. Realizzato il bite viene rifinito dall’odontotecnico che inserisce in un articolatore entrambe le impronte, e mimando l’occlusione del paziente elimina gli eventuali punti di contatto affinché il bite possa essere indossato comodamente. In genere per la consegna è possibile dare un servizio molto celere, talvolta anche in giornata, ma dipende sempre dall’ora in cui si è deciso di prendere l’impronta e dalla mole di lavoro a carico degli odontotecnici; al massimo si tratterà di attendere pochi giorni.

 

…e quel fastidioso scricchiolìo della mandibola… di cosa si tratta?

Talvolta quando un paziente presenta questo fenomeno siamo di fronte ad un disordine cranio-mandibolare. In parole povere si tratta di un mal posizionamento del disco articolare che si trova in quella articolazione che collega il cranio alla mandibola, ovvero l’articolazione temporo-mandibolare. Si tratta di una doppia articolazione: ve n’è una a sinistra e una a destra. Questa è una articolazione di una certa complessità  e delicatezza che in presenza di malocclusioni può essere affetta da patologie. In presenza di un morso aperto, di elementi dentali mancanti, o di altri tipi di malocclusioni l’articolazione temporo-mandibolare può essere oggetto di un eccessivo stress che comporta uno spostamento del disco articolare, che in alcuni casi oltre al fastidioso click che lamentano alcuni pazienti può causare persino delle problematiche di apertura della bocca. In presenza di questo tipo di segnali consigliamo di sottoporsi ad una visita specialistica gnatologica da parte di un nostro professionista che si occupa di problematiche legate ai disordini cranio-mandibolari.

Che relazione c’è fra il bruxismo e la malocclusione?

Talvolta ci chiedono se la malocclusione causa il bruxismo, oppure se il bruxismo sia da ricondurre a problemi di malocclusione e a tutto ciò che ne consegue come frequenti mal di testa e problemi di tensione muscolare. È assai probabile che questo elenco di problematiche siano strettamente legate l’una all’altra. Chi è affetto da bruxismo tiene serrati i denti o li digrigna durante la notte, compiendo uno sforzo muscolare eccessivo che stressa la muscolatura; non c’è da stupirsi se al suo risveglio lamenta mal di testa e dei dolori da tensione muscolare. Una visita specialistica può dare molte risposte; persino la possibile implicazione di problematiche a danno della colonna cervicale.

Spesso ci chiedono se vi è una relazione fra le malocclusioni e il contesto familiare: la risposta è sì, molti pazienti che hanno certe problematiche riscontrano nella loro famiglia delle similitudini, tuttavia spesso ci si imbatte in persone che iniziano a presentare il problema in età più avanzata, ad esempio quando iniziano a perdere dei denti. Un riflesso della dentatura è quello di colmare gli spazi lasciati vuoti dalla perdita di uno o più denti. Quindi i denti si spostano dalla loro sede naturale, provocando così dei problemi di malocclusione.

Cosa fare in certi casi?

Indubbiamente il consiglio è quello di ripristinare la dentatura il prima possibile, perché oltre ai problemi di malocclusione la perdita di uno o più denti può causare tante altre problematiche, e quando è possibile si consiglia sempre di riparare il danno con una soluzione fissa su impianti dentali.

In definitiva come si può fare per accertarsi se si hanno problemi di bruxismo?

Chi ha questo tipo di problemi durante la giornata ha già una ovvia risposta: se si tende a serrare i denti in maniera sproporzionata, o a sfregarli occorre subito chiedere un parere specialistico. Altra cosa invece riguarda quei pazienti che bruxano di notte: loro non ne sono sempre consapevoli, iniziano a porsi il problema quando prendono coscienza che qualcosa non va se si svegliano con frequenti mal di testa e dolori da tensione muscolare, ma spesso chi ci confida di lamentare certi disturbi ammette che non aveva mai pensato al bruxismo come alla causa del suo problema finché non si è trovato a fare i conti con dei denti eccessivamente usurati o spezzati. In genere sono i compagni di queste persone ad accorgersene, dato che sono gli unici a sentire durante la notte quel fastidioso rumore dato dallo sfregamento continuo dei denti durante il sonno. Una visita specialistica può fugare ogni dubbio e tramutarsi in una indagine precoce del problema, prima che arrechi danno alla dentatura.

Se desiderate ricevere maggiori informazioni sulla Malocclusione e il Bruxismo, sulla Prevenzione Odontoiatrica, o necessitate di una Visita di Pronto Soccorso Odontoiatrico con la nostra équipe, potete chiamarci al numero 0536 807171 dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 19:00, oppure potete compilare il modulo che trovate qui a fianco per essere ricontattati dal personale di Odontoiatrica San Damiano.

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