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Come e perché “si incapsula un dente?” – Informazioni e utili consigli a Sassuolo – Modena

Il verbo «incapsulare» riferito a un dente significa rivestire un dente che necessita di essere opportunamente trattato perché può avere subito delle rotture, oppure perché si è indebolito a seguito di processi cariogeni che hanno portato alla necessità di devitalizzarlo, ecc. Il rivestimento del dente avviene mediante la produzione di un dispositivo medico chirurgico su misura che è detto corona protesica. A chi ci chiede se c’è una differenza fra corona o capsula dentale rispondiamo che sono sinonimi del medesimo dispositivo. Le differenze riscontrabili in questo ambito possono riguardare i materiali con i quali si decide di realizzare una corona o capsula protesica, per cui si può sentire parlare di: corona in metal-ceramica, corona in zirconia-ceramica, corona in disilicato di litio, corona in metallo-resina, o corona in metallo-composito. Nel corso di questo articolo parleremo della corona dentale per chiarire molti aspetti che ancora oggi generano tante domande  fra i pazienti che devono sottoporsi a questo tipo di trattamento protesico.

La corona protesica, detta da molti «capsula» è un manufatto realizzato in ambito professionale, vale a dire che le intere fasi della sua realizzazione devono seguire dei rigidi protocolli, e i lavori devono essere eseguiti solo da personale specializzato, vale a dire che solo un dentista laureato in odontoiatria e protesi dentale può commissionare a un laboratorio odontotecnico questo dispositivo.

Poche righe sopra abbiamo elencato i vari materiali di cui è composta una «capsula per denti», ma a prescindere dai materiali con i quali si intende realizzarla, la corona dentale è costituita sostanzialmente da due componenti:

  • la cappetta: vale a dire la parte interna o per meglio dire strutturale della corona, la quale può essere realizzata in lega (cromo-cobalto, che è anche la più diffusa), in oro o platino (anche se la tendenza è quella di impiegare sempre meno i metalli nobili), o di zirconia.
  • rivestimento esterno: cioè il materiale con il quale si riveste esternamente la struttura della protesi, quello visibile a tutti. Il rivestimento può variare a seconda delle necessità del paziente, del suo desiderio estetico, o della sua disponibilità economica, ma per lo più si tende a rivestire le cappette con ceramica stratificata per rendere la corona più simile possibile ai denti naturali.

 

A cosa serve la capsula dentale?

In presenza di denti compromessi o danneggiati, un odontoiatra consiglia al paziente di incapsularli, o per meglio dire protesizzare i denti, al fine di proteggerli da eventuali fratture che porterebbero alla loro perdita.

Di seguito elencheremo i casi più comuni in cui è consigliato rivestire un dente con una corona protesica:

  • estetica del sorriso compromessa da lesioni vistose;
  • fragilità dentale a seguito di un trattamento endodontico (devitalizzazione);
  • carie dentale molto grande che non è consigliabile ricostruire con del semplice composito per evitare che il dente si spezzi;
  • gravi casi di pulpite, ovvero gravi infiammazioni della polpa dentale che necessitano di trattamenti più invasivi di una normale otturazione dentale;
  • gravi compromissioni dello smalto dentale che tende ad un progressivo sfaldamento.

«Come viene incapsulato un dente?»

Per protesizzare un dente con successo devono essere rispettati alcuni passaggi. Prima di procedere alla realizzazione della corona dentale definitiva che dovrà durare nel tempo in bocca al paziente, e avere sia una funzione estetica che masticatoria, si prenderà una impronta per realizzare una corona provvisoria in resina, in modo tale da proteggere il dente che andremo a trattare fintanto che non saranno ultimati i passaggi per realizzare la capsula definitiva da consegnare al paziente.

A questo punto si procede con la rimozione della porzione di corona del dente naturale che ha subito dei danni evidenti. Il dente viene quindi limato per assumere una forma regolare che tenga conto del giusto spazio fra i denti adiacenti e del suo dente antagonista (superiore o inferiore). Ottenuta la forma desiderata del moncone del dente si procede con una nuova impronta dentale di precisione mediante l’utilizzo di speciali materiali da impronta. L’impronta verrà inviata al laboratorio odontotecnico per la realizzazione della struttura della corona, ovvero della cappetta protesica, e nel frattempo al paziente verrà consegnata la corona provvisoria in resina acrilica che avevamo precedentemente preparato, al fine di fornire una immediata soluzione estetica e funzionale, ma anche per proteggere il dente limato.

Nella seduta successiva si eseguirà la cosiddetta “prova struttura della corona dentale”, che consiste nella collocazione della cappetta sul dente limato per essere certi che calzi perfettamente, e che non vi siano dei punti di contatto da ritoccare. In questa seduta si procede anche alla scelta del colore grazie al confronto con i denti adiacenti del paziente mediante una apposita scala colorimetrica dei denti, affinché il risultato finale abbia una perfetta armonia cromatica e eventuali sfumature che la rendano credibile.

L’ultima seduta prevede la consegna. Prima di cementare definitivamente la capsula sul dente naturale il dentista compie dei test articolatori per sincerarsi che la sua collaborazione con l’odontotecnico abbia realizzato un manufatto protesico in grado di assolvere al meglio il suo compito di armonizzare meccanicamente con tutti gli altri denti adiacenti, e se necessario potrebbe dare alla capsula qualche lieve ritocco. Il paziente osserverà il risultato con uno specchio, e dopo avere ricevuto un parere positivo anche per quanto riguarda l’estetica del dente l’odontoiatra protesista procederà con la cementazione.

 

Come orientarsi va le varie tipologie di corona dentale sulla base dei materiali impiegati

All’inizio di questo articolo abbiamo fatto una rapida carrellata delle diverse tipologie di capsule protesiche in base ai diversi materiali utilizzati per la loro realizzazione. La scelta potrebbe essere così ampia da disorientare il paziente, e lo scopo di questo articolo è quello di fare un po’ di chiarezza, al fine di facilitare la comprensione per chi sa di dover affrontare un piano di cura che preveda una riabilitazione protesica con una capsula dentale. Come abbiamo già anticipato l’impiego di materiali differenti riflette le diverse scelte possibili sulla base di almeno tre parametri sostanziali: motivi  estetici, motivazioni tecniche, o motivazioni economiche. In questo caso particolare rientrerà fra i compiti di un buon protesista orientare al meglio il paziente sulla base di questi tre fattori, cercando di accontentarlo con il migliore compromesso possibile.

La corona in metallo ceramica è la capsula che va per la maggiore perché fra i tre parametri che abbiamo elencato si colloca in una buona posizione di compromesso, ed è costituita da una struttura interna – detta cappetta protesica – in lega metallica di cromo e cobalto che la rende molto resistente alle offese meccaniche di compressione e di trazione. Il suo rivestimento è frutto di stratificazioni di ceramica atte a realizzare un risultato del tutto simile a quello dei denti naturali. La ceramica di rivestimento ha sia una funzione estetica che funzionale, dato che oltre ad essere credibile agli occhi di chi la osserva deve sapere svolgere il compito per il quale è stata realizzata, vale a dire favorire una corretta masticazione, come un valido sostituto dello smalto naturale dei denti. Meno utilizzate sono le sue varianti, quelle in metalli più pregiati come la corona in oro-ceramica o la corona in platino-ceramica, perché la scelta della maggior parte dei pazienti è orientata per lo più alla lega di cromo-cobalto che offre un vantaggio estetico al giusto rapporto qualità-prezzo oppure, nei casi in cui decide di investire qualcosina di più a livello estetico trova più che soddisfacente l’opzione fornita dalle corone metal-free, ovvero quelle in disilicato di litio o ceramica integrale, le quali riescono a fornire un maggior risultato grazie al fatto che internamente non hanno una struttura scura come quella delle cromo-cobalto e, per quei pazienti che hanno una dentatura di un certo tipo, magari  di un grado di bianco molto chiaro, spesso sono le più indicate e garantiscono persino un effetto di naturalezza e trasparenza maggiore. A fianco della ceramica integrale si può annoverare la corona in zirconia-ceramica, che è formata da una struttura in ossido di zirconia, un materiale di colore bianco che viene rivestito in ceramica e offre un risultato simile a quello della ceramica feldspatica associato ad una certa resistenza. Una scelta che spesso è associata a riabilitazioni protesiche su impianti dentali in titanio è quella delle corone in metallo-composito, vale a dire corone che hanno una struttura pressoché identica a quelle in metal-ceramica, ma sono rivestite in uno speciale materiale composito che può essere applicato solo da un laboratorio specializzato e non all’interno di un centro dentistico perché richiede l’uso di tecniche e macchinari particolari di cui solo i laboratori odontotecnici dispongono. Questa tipologia di capsula viene proposta per ponti dentali piuttosto estesi o circolari su impianti perché chi deve riabilitare più elementi dentali e vuole un buon rapporto fra costi e benefici riesce ad ottenere ciò che desidera al giusto prezzo con un gradevole risultato estetico.

Infine ricordiamo che esistono anche le corone in metallo-resina. Queste ultime hanno la tendenza a essere poco utilizzate negli ultimi anni a favore della corona in metallo ceramica, mentre un tempo erano assai più diffuse. La loro particolarità è quella di avere una struttura in metallo, spesso un metallo nobile come l’oro e il rivestimento in resina composita.

Che risultati può ottenere un paziente da una corona protesica?

Come abbiamo mostrato parlando dei vari passaggi che precedono la consegna, per realizzare il dispositivo protesico occorre un buon lavoro di squadra da parte di medici, paramedici e odontotecnici esperti del settore. Affidarsi ad un centro specializzato può fare la differenza perché vi è un rapporto costante fra questi esperti che realizzano molti dispositivi su base mensile e adottano protocolli consolidati. Il dentista protesista è il regista di tutte le fasi della lavorazione, che vanno dalla diagnosi iniziale, alla commissione al laboratorio, nella quale si ordina al laboratorio odontotecnico la realizzazione di un manufatto protesico con caratteristiche ben precise, come l’uso di alcuni materiali ben precisi, nonché il colore e la forma stessa che i denti dovranno avere. Le assistenti collaborano attivamente a tutte le fasi per agevolare il lavoro dei dentisti specializzati in protesi dentale, mentre gli odontotecnici seguono scrupolosamente le linee guida dei professionisti. L’impiego di rigidi protocolli operativi garantisce che prima di consegnare il dispositivo siano stati rispettati dei passaggi fondamentali per garantire al paziente che il dente incapsulato sia in perfetta armonia con gli altri denti naturali, e che sappia svolgere anche una funzione masticatoria ottimale. Prima di cementare la corona protesica viene chiesto sempre il parere del paziente, affinché l’intera squadra di professionisti si possa sincerare che il lavoro sia stato svolto nel pieno rispetto dei desideri del paziente stesso.

Quanto costa una corona dentale?

Una delle domande che ci vengono poste di frequente per quanto riguarda le terapie protesiche è legato al prezzo della capsula protesica dentale. Come si potrà facilmente intuire avendo letto questo articolo, i prezzi possono oscillare dall’alto al basso sulla base dei materiali scelti o dal paziente, sulla base dei suoi desideri estetici, o in alcuni casi dalle indicazioni dell’odontoiatra, quando spiega al paziente che un determinato materiale è più indicato per rispettare alcune peculiarità che si evidenziano nella prima visita odontoiatrica. Generalmente le corone con un’anima in metallo nobile sono poco impiegate perché il loro prezzo varia anche in base delle oscillazioni del costo dei metalli stessi (oro o platino), altre corone come le metal-free o le zirconia ceramica costano un po’ di più rispetto alla soluzione che va per la maggiore, vale a dire la corona in metallo-ceramica con una struttura in cromo-cobalto. A prescindere dalla tipologia di corona che si andrà a scegliere va detto che le corone su impianti hanno sempre un piccolo costo aggiuntivo perché tra l’impianto e la corona stessa deve essere predisposto un abutment in titanio, il cosiddetto moncone.

 

Quanto tempo dura una capsula per denti?

La vita di una protesi dentale, in questo caso di una corona protesica, dipende non solo dalla scelta di un centro dentistico che goda di una buona reputazione sulla base del suo buon operato, ma anche dallo stile di vita del paziente. Come abbiamo potuto mostrare se una squadra affiatata segue dei validi protocolli è in grado di realizzare delle soluzioni protesiche così armoniose nella bocca del paziente che nessuno si accorgerà della loro presenza, e allo stesso tempo offriranno al paziente il beneficio di ripristinare la funzione masticatoria al meglio. Ma per fare sì che questi benefici durino nel tempo il paziente deve adottare degli accorgimenti, in modo tale da garantire alla capsula una lunga vita. L’igiene orale quotidiana dopo i pasti è sempre al centro delle nostre attenzioni: spazzolare bene i denti nella maniera corretta per almeno tre minuti, usando un buon dentifricio e aiutandosi con del filo interdentale assicura il paziente della completa eliminazione dei residui di cibo negli interstizi tra dente e dente. La scelta dello spazzolino più indicato sarà agevolata dai consigli della igienista dentale durante le sedute di igiene orale professionale, da eseguirsi a seconda dei casi ogni sei mesi o almeno una volta all’anno. A questi due capisaldi della prevenzione si aggiungano le visite di controllo periodiche dal dentista, per sincerarsi che anche il dente protesizzato non vada in contro a principi cariogeni o ad infiammazioni capaci di condurre alla parodontite se non vengono opportunamente rimossi i depositi di placca e tartaro.

La lunga vita di una capsula dentale è favorita nei soggetti che conducono uno stile di vita più salutare, mentre sono svantaggiati i fumatori o chi assume cibi e bevande poco salutari. L’argomento sulla alimentazione, e le cattive abitudini alimentari lo abbiamo affrontato più volte in altri articoli che volendo possono essere consultati nel nostro Magazine. Ci limitiamo a concludere che limitare l’assunzione di determinati cibi, bevande o limitare il fumo saranno un valido sostegno sia per l’estetica del sorriso (scongiurando ad esempio l’ingiallimento dei denti o le comuni macchie dentali) che della salute dei denti stessi.

In questo articolo abbiamo parlato della corona protesica, e abbiamo concluso con alcuni cenni sulla prevenzione per segnalare che anche una dieta sana ed equilibrata, associata ad un corretto stile di vita concorrono alla salute dei nostri denti, e ad aumentare la vita di una capsula. Mangiare bene può porre un argine ai problemi parodontali, favorire la guarigione al termine dei trattamenti parodontali, e fornire un margine di garanzia contro il rischio di recidive, ma intercettare precocemente eventuali problematiche, cioè prima che queste causino dei danni ai denti, in fondo non è poi così difficile: ricordiamo che una visita di controllo periodica dal dentista, ed una seduta di igiene professionale con ablazione del tartaro, resteranno sempre i migliori sostenitori della salute dei nostri denti. 

Odontoiatrica San Damiano ha sempre attiva una campagna di sensibilizzazione in tal proposito, proponendo a tutti coloro che non sono ancora nostri pazienti l’opportunità di avere una seduta di igiene orale professionale, comprensiva di un check-up completo per un costo complessivo di 55€ oppure, per chi invece presentasse già dei sintomi preoccupanti, di avere una corsia preferenziale grazie ad una visita di urgenza tramite il servizio di Pronto Soccorso Odontoiatrico, durante il quale verrà valutata attentamente la situazione, fornito un valido aiuto durante la seduta per una terapia del dolore, prescritta l’eventuale cura farmacologica, e redatto un piano di cura definitivo, per un compenso complessivo di 50€.

Se desiderate ricevere maggiori informazioni sulla Corona Protesica Dentale o volete fissare una Visita di Pronto Soccorso Odontoiatrico o una Prima Seduta di Igiene Professionale comprensiva di Check-up completo con la nostra équipe, potete chiamarci al numero 0536 807171 dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 19:00, oppure potete compilare il modulo che trovate qui a fianco per essere ricontattati dal personale di Odontoiatrica San Damiano.

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