«I miei denti dondolano, pensa che potrei avere la piorrea?» Questa è una delle tipiche frasi che ci rivolgono diversi pazienti che chiedono di fissare una prima visita odontoiatrica per avere un parere specialistico da uno dei nostri esperti in materia. La mobilità dentale è un sintomo comune a molti pazienti, e per lo più si tratta di persone affette da malattia parodontale, quella che viene generalmente denominata «piorrea», vale a dire una patologia cronica a carico del parodonto, quell’insieme di tessuti molli e tessuti duri che svolgono un ruolo di sostegno agli elementi dentali. I pazienti che trascurano la propria parodontite incorrono seriamente nel rischio di perdita dei denti. In molte occasioni ci siamo dedicati ad informare i nostri pazienti sul fenomeno della parodontite, nel corso di questo articolo parleremo dello splintaggio dei denti.
«Perché i denti si muovono?»
Quando i denti tendono a muoversi dalla loro sede è bene che un paziente chieda subito un parere specialistico, perché la mobilità dei denti riflette uno dei peggiori sintomi legati alla malattia parodontale. I denti in salute sono ben ancorati all’osso dei mascellari, ma nei pazienti affetti da una infiammazione parodontale iniziano a muoversi quando i tessuti del parodonto a seguito dell’infezione perdono la loro solidità, calano e non riescono più a svolgere la loro funzione di supporto ai denti, causando disagi durante la masticazione, dolore, e in ultima istanza la seria possibilità di perdere i denti se non si interviene per tempo con delle terapie parodontali.
«Come posso risolvere il problema dei denti che si muovono?»
Una delle tecniche più utilizzate per mantenere fermi i denti che si muovono in bocca, così da scongiurare l’ipotesi di ricorrere alla dentiera o alla protesi mobile parziale, è quello di fissarli fra loro attraverso lo splintaggio. Lo splintaggio è un rimedio non invasivo che non modifica la forma dei denti, e consiste nel legare tra loro gli elementi dentali grazie ad una legatura in fibra di vetro fissata con del materiale composito. Ci teniamo a precisare che non tutti coloro che hanno problemi di mobilità dentale possono pensare di risolverla in questo modo, e che per saperlo occorre che uno dei nostri dentisti visiti il paziente per conoscere in quale stato di salute si trova la sua dentatura, ma nei casi in cui è possibile fermare i denti con uno splintaggio dentale, il paziente può ottenere in brevissimo tempo una soluzione poco invasiva e piuttosto economica che avrà una ricaduta positiva sia dal punto di vista funzionale che estetico.
In quali casi si esegue uno splintaggio
Se hai un dente che si muove, ti hanno proposto di estrarlo e di sostituirlo con un impianto in titanio; se ti hanno detto che devi estrarre un incisivo (dente davanti); se ti è stata fatta una piccola protesi (protesi mobile parziale per un solo dente); se ti manca un dente davanti; se hai paura di perdere i denti; se i tuoi denti si muovono sono per lo più quelli davanti (incisivi), allora potresti rientrare nella casistica di pazienti ai quali può essere proposto uno splintaggio dei denti che possa aiutarti a rimediare al disagio della mobilità dentale e rimpiazzare in maniera provvisoria a medio termine i denti compromessi o mancanti.
Che durata ha lo splintaggio dei denti?
Tenere uniti i denti che si muovono con la tecnica dello splintaggio significa trovare una soluzione provvisoria a medio lungo termine, ma non è il caso di definirla definitiva. Potremmo dire che se associato alle opportune terapie parodontali, lo splintaggio in alcuni casi è da considerarsi come una soluzione semi-definitiva alla mobilità dentale, dal momento che può incorrere nel rischio di rottura o danneggiamento e in quei casi può essere opportuno sostituirla con un nuovo splintaggio o con soluzioni definitive.
Come si fa uno splintaggio?
Il dentista che esegue questa tecnica pulisce e lucida la superficie dentale, dopodiché applica una fibra di vetro nella parte palatale dei denti (la parte posteriore dei denti), e la fissa con del materiale composito, lo stesso che si utilizza per le otturazioni. Con questa semplice operazione il paziente otterrà il beneficio di bloccare il movimento dei denti grazie ad un materiale dallo spessore minimo (di circa un millimetro) che proprio per il suo minimo ingombro non darà fastidio in bocca e non inciderà sulla sua capacità di parlare (fonazione). Dal punto di vista estetico lo splintaggio ha il grande pregio di non essere notato, dato che viene applicato nella parte posteriore dei denti, e non incide sulla corretta igiene orale domiciliare, dato che dopo l’esecuzione il dentista presta molta attenzione a lucidarne la superficie, in modo tale da non favorire l’accumulo di placca. Come avviene per tutte le terapie che richiedono di inserire nella bocca dei dispositivi o altri materiali, anche lo splintaggio sarà percepito nelle prime ore successive al trattamento come un corpo estraneo: si tratterà di avere solo un po’ di pazienza per farci l’abitudine ad averlo dietro ai denti, ma il beneficio che se ne trarrà vale sicuramente la pena del piccolo fastidio iniziale.
In questo articolo abbiamo parlato dello splintaggio come di un semplice rimedio alla mobilità dentale che – lo ricordiamo – è spesso associabile a problematiche quali la malattia parodontale. Lo splintaggio può porre un rimedio ai denti che si muovono, ma intercettare precocemente eventuali problematiche, cioè prima che queste causino dei danni ai denti, in fondo non è poi così difficile: ricordiamo che una visita di controllo periodica dal dentista, ed una seduta di igiene professionale con ablazione del tartaro, resteranno sempre i migliori sostenitori della salute dei nostri denti.
Odontoiatrica San Damiano ha sempre attiva una campagna di sensibilizzazione in tal proposito, proponendo a tutti coloro che non sono ancora nostri pazienti l’opportunità di avere una seduta di igiene orale professionale, comprensiva di un check-up completo per un costo complessivo di 55€ oppure, per chi invece presentasse già dei sintomi preoccupanti, di avere una corsia preferenziale grazie ad una visita di urgenza tramite il servizio di Pronto Soccorso Odontoiatrico, durante il quale verrà valutata attentamente la situazione, fornito un valido aiuto durante la seduta per una terapia del dolore, prescritta l’eventuale cura farmacologica, e redatto un piano di cura definitivo, per un compenso complessivo di 50€.
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