Impianti Dentali con poco osso: quali sono i rimedi per avere denti fissi anche con poco osso? Le risposte a Sassuolo – Modena.

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Impianti Dentali con poco osso: quali sono i rimedi per avere denti fissi anche con poco osso? Le risposte a Sassuolo – Modena.

 

Nel nostro centro dentistico di Sassuolo – Modena non di rado veniamo contattati per un parere specialistico da pazienti che vorrebbero rimpiazzare degli elementi dentali mancanti inserendo degli impianti dentali, pazienti che però si dicono sconfortati perché hanno già appreso da altri esperti di avere poco osso a disposizione per potere supportare degli impianti in titanio.

 

Cosa possiamo fare per ridare un sorriso e la possibilità di masticare con denti fissi a chi ha poco supporto osseo?

 

Per chi è carente di osso mandibolare o mascellare esistono in realtà diverse soluzioni per riavere dei denti fissi. Dopo avere effettuato una prima visita nel nostro centro dentistico mediante una indagine approfondita della cavità orale, seguita da indagini radiografiche digitali a basso dosaggio di radiazioni, sarà possibile misurare con precisione l’altezza dell’osso, il suo spessore, la sua conformazione, e persino la qualità, per proporre la soluzione più adatta a risolvere il problema di ogni singolo paziente, come ad esempio la rigenerativa ossea dentale, l’inserimento di impianti dentali extra short (vale a dire impianti molto corti), o l’inserimento di mini impianti dentali (cioè impianti dal diametro ridotto).

 

Approfondimenti

 

Un impianto dentale è una vite in titanio dotata di una grande tecnologia, frutto di anni di ricerca e sviluppo da parte di aziende specializzate. Lo scopo di un impianto dentale è quello di sostituire la radice di un dente che per vari motivi è venuto a mancare, o che in alcuni casi non è mai stato presente in bocca. Per inserire questa radice dentale artificiale che dovrà sostenere un dente artificiale, è necessario avere a disposizione un opportuno quantitativo osseo di sostegno.

 

Potremmo immaginare un impianto dentale come un pilastro di sostegno ad una struttura che per svolgere la sua funzione e dare stabilità necessita di essere bene ancorato al terreno. Per sciogliere la metafora il terreno di sostegno è rappresentato dall’osso: se abbiamo un adeguato sostegno osseo garantiamo stabilità e durata all’impianto, altrimenti andremo in contro alla sua caduta nel corso del tempo.

 

Spesso alcuni pazienti ci chiedono se possiamo fare preventivi online o per telefono, e ricordiamo loro che una prima visita approfondita è indispensabile per esprimere un parere puntuale. Partendo dal presupposto che il chirurgo implantologo dovrà sincerarsi anche dello stato di salute generale del paziente, al fine di capire se vi possono essere eventuali patologie, occorre capire se sarà realmente possibile inserire degli impianti al momento, o se saranno necessarie altre tipologie di trattamento prima dell’intervento di terapia implantare.

 

La stabilità che dovrà avere un impianto si può determinare attraverso degli esami radiografici, grazie ai quali sarà possibile osservare:

 

– qualità dell’osso dentale (in termini di densità);

– spessore dell’osso dentale;

– altezza dell’osso dentale;

– presenza o meno di infezioni.

 

 

Gli esami radiografici che si possono eseguire nel nostro centro dentistico, senza la necessità di prendere appuntamenti altrove, così da evitare lunghe liste di attesa, forniscono già in sede di prima visita un quadro completo ed approfondito dei tessuti duri, al fine di fornire al paziente in tempo reale una o più proposte per la soluzione del problema.

 

Gli esami radiografici più comuni che si eseguono per fornire informazioni dettagliate utili alla terapia implantare sono: la Radiografia Panoramica Digitale (OPT o Ortopantomografia) e la Tac delle Arcate Dentarie (TC Cone Beam o CBCT).

 

OPT (Ortopantomografia):  meglio nota come «panoramica», permette al professionista di avere in un’unica schermata un primo quadro generale delle arcate dentarie. Si ricorda che l’OPT è sempre il primo esame radiografico che viene fatto in sede di prima visita, ma questo esame potrebbe presentare degli artefatti e zone d’ombra potenzialmente fuorvianti, infine che essendo una scansione 2D (a due dimensioni) delle strutture della bocca fornisce per esempio indicazioni molto utili sullo stato di salute dei tessuti, permette di valutare l’altezza dell’osso, e lo spazio fra dente e dente, ma l’implantologo necessita di un ulteriore esame radiografico al fine di completare la sua diagnosi, dato che per inserire degli impianti deve conoscere anche lo spessore dell’osso, e per conoscere anche questo parametro deve procurarsi delle scansioni in 3D.

 

TC Cone Beam (Tomografia Computerizzata): meglio nota come Tac delle Arcate Dentarie, la CBCT potremmo dire in sintesi che è l’esame radiologico in 3D appositamente studiato per l’odontoiatria che permette di fornire allo specialista gli ultimi dettagli di cui necessita per offrire al paziente tutte le risposte utili all’inserimento di impianti dentali.

Il grande vantaggio che ha un paziente che si rivolge ad un centro odontoiatrico specializzato dotato di una TC Cone Beam è quello di ricevere in un’unica seduta un parere esaustivo, dato che l’implantologo potrà ricostruire un modello 3D delle arcate dentarie, ma soprattutto il grande vantaggio di studiare e progettare l’intervento prima della data in cui il paziente si siederà in poltrona per inserire gli impianti grazie al sofisticato programma Dentalscan.

 

E ad esame ultimato…

 

Al termine di una attenta indagine radiologica, qualora venisse diagnosticato dallo specialista che purtroppo il paziente non dispone di un adeguato supporto osseo nel quale inserire un impianto, il professionista potrebbe proporre una rigenerativa ossea.

 

Cos’è una Rigenerativa dell’osso?

 

La rigenerativa ossea consiste in una tecnica di chirurgia odontoiatrica di una certa complessità che consente di incrementare il volume di osso nella mandibola o nel mascellare di un paziente.

Grazie e questa avanzata terapia chirurgica si consegue una ricostruzione dell’osso che permetterà al chirurgo implantologo di posizionare uno o più impianti dentali in un supporto osseo implementato, e quindi più sicuro e stabile, al fine di ripristinare l’organo masticatorio che ha subito delle disfunzioni a causa di alcuni denti mancanti.

 

Va precisato che purtroppo non tutti i pazienti presentano le caratteristiche adeguate a sostenere un intervento di rigenerativa ossea, e che questo tipo di intervento allunga le tempistiche di un piano di cura: ogni caso clinico dovrà essere valutato ad hoc, ma di norma gli impianti dentali non vengono quasi mai inseriti contestualmente all’intervento di rigenerativa, dato che quando si attua una rigenerativa dell’osso sono necessari alcuni mesi prima che avvenga una completa guarigione dei tessuti. Di conseguenza se un paziente che ha un adeguato supporto osseo ripristina la masticazione tramite la terapia protesica dopo circa tre mesi dall’inserimento degli impianti, chi necessita di una ricostruzione dell’osso dovrà tenere in conto che i tempi si dilateranno di alcuni mesi, a seconda della tipologia di rigenerativa ossea che dovrà essere impiegata.

 

Tipologie di rigenerativa dell’osso

 

Rigenerativa Ossea Eterologa: si tratta di una tecnica meno invasiva che permette di ricostruire i tessuti ossei adottando del biomateriale fornito da aziende specializzate, permettendo al chirurgo di non sottoporre il paziente ad altri interventi di prelievo di osso autologo (cioè del paziente stesso). L’osso adottato nel caso di una rigenerativa ossea eterologa per lo più è un osso di natura sintetica o un osso bovino trattato in laboratorio, vale a dire privato della sua parte organica, al fine di renderlo biocompatibile con i tessuti del paziente.

 

Rigenerativa Ossea Autologa: questa tipologia di tecnica oggi giorno viene usata meno che in passato, o per meglio dire solo quando se ne evidenzia la necessità, dato che prevede il prelievo di osso del paziente. Il prelievo di osso autologo sottopone il paziente ad uno stress ulteriore, dato che occorre procurarsi dell’osso dalle zone di prelievo che possono essere al di fuori della bocca, solitamente nella cresta iliaca (nel bacino) o all’interno della cavità orale (nella mascella o nella mandibola).

 

Esistono delle controindicazioni alla rigenerativa dell’osso?

 

La rigenerativa ossea è un intervento chirurgico di una certa complessità e invasività, e come tale presenta certe controindicazioni.

 

L’importanza dell’Anamnesi: il primo dei motivi per i quali è indispensabile ricevere un paziente in prima visita per fare una diagnosi (e mai a distanza con una radiografia inviata per e-mail) consiste nella compilazione della anamnesi, ovvero quel modulo nel quale sono elencate una serie di domande da sottoporre al paziente per sincerarsi del suo reale stato di salute. Infatti occorre – soprattutto per un intervento complesso come la rigenerativa ossea – che il paziente goda di una buona salute per sottoporsi a questa terapia, al fine di garantirgli i benefici sperati e non incorrere in controindicazioni.

 

Nello specifico sono da prendere seriamente in considerazione da parte del professionista che esegue la diagnosi le eventuali cure farmacologiche del paziente, per capire se possono avere una influenza negativa sulle terapie odontoiatriche, ma soprattutto la presenza o meno di malattie quali il diabete o l’ipertensione, giusto per citarne un paio; dato che ogni caso clinico rappresenta una  storia a sé, sarà cura del professionista indagare sullo stato di salute del paziente, e magari confrontarsi con i colleghi che lo hanno in cura per altre motivazioni, quali il cardiologo, il nefrologo o altri specialisti, prima di dare un parere definitivo, e il benestare per sottoporre il paziente ad un intervento come la rigenerativa ossea.

 

L’importanza di avere il paziente in poltrona: un altro aspetto che sfugge a chi ci contatta per avere un preventivo via e-mail o per telefono – cosa che ripetiamo, non facciamo mai – è che il professionista oltre a visionare delle eventuali radiografie, deve osservare di persona lo stato generale di salute della bocca. Nel nostro centro odontoiatrico prima di effettuare delle terapie consigliamo sempre a chi non lo abbia già fatto di sottoporsi ad una seduta di igiene orale e eventualmente di curettage. I batteri presenti nella bocca sono da considerarsi come la causa principale di patologie come la parodontite o principi cariogeni. In presenza di problematiche di questo tipo, se un paziente necessita di interventi di chirurgia orale come la rigenerazione ossea, il professionista li segnalerà al paziente, al fine di intervenire su una bocca sanificata, altrimenti si andrebbe in contro a principi di infezione capaci di compromettere la buona riuscita dell’intervento.

 

L’importanza di una conoscenza diretta fra l’odontoiatra e il paziente: durante una prima visita si possono evincere altri dettagli che non sarebbe possibile riscontrare a distanza: ogni paziente – lo ripetiamo – è un caso a sé, e la prima visita è una prestazione professionale vera e propria, non il pretesto per fare un preventivo. Attraverso una indagine approfondita del cavo orale ad esempio si possono riscontrare delle particolarità anatomiche capaci di ostacolare l’esecuzione di un intervento di rigenerativa ossea, ad esempio se si dovesse intervenire nei settori posteriori per aumentare il volume osseo, al fine di posizionare degli impianti capaci di sostenere dei molari,  si tenga presente che questa zona è di più difficile accesso, quindi se un paziente fatica ad aprire la bocca quanto basta al chirurgo per intervenire al meglio, occorrerà ragionare sul problema per trovare il modo migliore per affrontarlo o trovare un’altra soluzione.

 

L’importanza di un dialogo fra l’odontoiatra e il paziente: la conoscenza diretta che avviene durante la prima visita consente al professionista di dialogare con il paziente per sincerarsi che l’intervento non sia vanificato da cattive abitudini capaci di comprometterne il buon esito. Fra le cattive abitudini il fumo di sigaretta rappresenta una delle maggiori controindicazioni alla buona riuscita di un intervento delicato come la rigenerativa ossea. Il fumo è dannoso, è dannoso per la salute di un individuo, ed è dannoso per i denti. Per quanto riguarda gli interventi di chirurgia orale come la ricostruzione ossea, il fumo complica il processo di guarigione dei tessuti, dato che influisce negativamente sui vasi sanguigni, compromettendo la circolazione. Inoltre il fumo genera calore da combustione, il quale irrita gravemente le mucose del cavo orale, quindi durante la compilazione dell’anamnesi viene chiesto ad un paziente se è fumatore o meno, e in caso affermativo si chiede specificatamente quante sigarette vengono fumate in media durante una giornata per capire che tipo di fumatore sia il paziente in esame: occasionale o incallito, e si tirano delle conclusioni prima di procedere con la terapia chirurgica.

 

 

Nei casi in cui fosse sconsigliata la rigenerativa ossea a quei pazienti con poco osso quali soluzioni possono essere indicate per posizionare comunque degli impianti?

 

Quando un professionista valuta tutte le variabili del caso clinico e per vari motivi sconsiglia al paziente di sottoporsi ad un intervento chirurgico di rigenerazione ossea, può sempre valutare l’inserimento di altre tipologie di impianti: Impianti Extra Short e Mini Impianti Dentali.

 

Quando l’osso è insufficiente in termini di altezza cosa viene proposto?

 

Impianti Extra Short: per ovviare a problemi dettati dalla carenza di osso in termini di altezza che rendevano impossibile l’inserimento di impianti dentali tradizionali senza sottoporre un paziente ad un intervento di ricostruzione ossea come un grande rialzo di seno mascellare, una delle ultime novità in campo odontoiatrico è rappresentata dagli impianti extra short (ovvero impianti molto corti), che grazie ai loro 5mm di altezza riescono a risolvere un buon numero di casi clinici di pazienti con poco osso, pur garantendo una stabilità ottimale grazie alla loro geometria.

 

Quando un dente viene a mancare l’osso tende ad abbassarsi, ma grazie agli impianti extra short sarà così possibile rispondere anche alle aspettative di chi per vari motivi non può sostenere un intervento delicato di rigenerativa ossea. Ad esempio se un paziente di una certa età che magari porta la protesi mobile da molto tempo decidesse di optare per una soluzione fissa, potrebbe risultare carente in termini di altezza ossea, ma grazie alle dimensioni ridotte di questo tipo di impianti potrà passare ad una tipologia protesica fissa in tempi ragionevoli, ad un costo ridotto e con un intervento meno invasivo. L’altezza ridotta di un impianto extra short è compensata da un maggiore diametro, per questo è importante sottoporsi ad una indagine radiografica eseguita con una scansione 3D delle arcate dentarie.

 

E quando l’osso è carente in termini di spessore?

 

Mini Impianti Dentali: in alcune occasioni l’osso di un paziente si è ridotto in termini di spessore; anche in questo caso la l’ingegneria ha dato una valida risposta a tutti coloro che non possono sottoporsi a delicati interventi di rigenerativa dell’osso con dei Mini Impianti Dentali che presentano un diametro ridotto rispetto a quelli tradizionali.

 

 

 

I Mini Impianti Dentali hanno una geometria studiata appositamente per ovviare a problematiche relative al poco osso in termini di spessore o spazi molto ridotti tra un dente e l’altro (spazi interprossimali), grazie al loro diametro ridotto (da 2,7 a 3,7mm) riescono ad inserirsi anche all’interno di creste osee molto assottigliate, pur garantendo una stabilità ottimale.

I Mini Impianti Dentali possono ancorare ad esempio una protesi mobile poco stabile, trasformandola in Overdenture, vale a dire una soluzione a metà strada tra la protesi mobile e la protesi fissa su impianti, evitando al paziente l’incomodo di portare con sé la pasta adesiva per dentiere, oppure possono essere indicati in settori estetici, e possono essere inseriti tramite la tecnica Transmucosa, meglio nota come implantologia mini invasiva.

 

 

Se desiderate ricevere maggiori informazioni sulla Implantologia con poco osso, o volete fissare una Prima Visita con la nostra équipe, potete chiamarci al numero 0536 807171 dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 19:00, oppure potete compilare il modulo che trovate qui a fianco per essere ricontattati dal personale di Odontoiatrica San Damiano.

 

 

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